La Storia della Madonna delle Neve

La Basilica – Santuario, dedicata a Maria S.S. della Neve, è la più antica parrocchia della zona vesuviana.

Il primo registro dei battesimi risale al 1565. Inoltre, risulta essere la chiesa più ricca di opere d’arte, lungo l’itinerario imperiale, dopo il Santuario di Madonna dell’Arco.

La sua origine risale al XIII secolo, quando era poco più di una cappella rurale.
Ingranditosi il casale di Ponticelli, fu necessario ampliare la suddetta; e la richiesta di autorizzazione per la costruzione fu accolta da Papa Leone X con bolla del 1520.

La bella statua lignea, che troneggia all’interno del presbiterio, è attribuita a Giovanni Merliani da Nola.

Le due tavole dei S.S. Pietro e Paolo e il fonte Battesimale, sono del XVI secolo.

Nel 1733 la chiesa fu dotata di un artistico altare marmoreo e della balaustra, opere di Giuseppe Bastelli.

Il 29 luglio 1788 la Madonna della Neve fu proclamata Protettrice di Ponticelli.

Il 27 luglio 1988 il Santuario è stato elevato a Basilica Pontificia.

La Basilica Santuario

L’interno della chiesa, attualmente, si presenta diviso in tre navate da pilastri che determinano cinque varchi per lato di cui il primo, all’inizio della navata è architravato e più piccolo e ristretto rispetto agli altri quattro; ognuno di questi apre un vano di passaggio alla navata laterale di metri tre ed è sormontato da arco a tutto sesto.

La navata centrale è lunga m 22,50 e larga m 9,30.
Sui pilastri in muratura risaltano le lesene con capitelli a stucco e con le basi modanate in marmo bianco.

Superiormente agli archi come una trabeazione a stucco su cui è importata la volta a botte decorata.
Questa navata è di stile neoclassico.

I lavori eseguiti nel corso della seconda metà del 1800, necessari per lo stato della cattiva conservazione della struttura portarono gli architetti alla scelta dello stile dell’epoca.
La volta a botte è decorata con dei rosoni; il tutto è in stucco.
Le cappelle laterali sono di stile settecentesco dotate tutte di altare in marmi policromi.

SS. Maria della Neve

Fare la storia delle devozioni a Ponticelli significa fare la storia della vita spirituale della gente di questo Quartiere.
Nell’esame delle devozioni nel corso dei secoli, troviamo una costante ed una variante.
Con il termine variante vogliamo indicare le cosiddette devozioni di “moda”, presenti in alcuni periodi e, poi scomparse.
Con il nome di costante vogliamo indicare le devozioni che il popolo non ha mai cessato di coltivare.
La storia delle varianti la si può ricavare dal nascere e dall’evolversi delle cappelle laterali che sono sorte intorno all’attuale Basilica.
Nel 1600 scopriamo che è presente il culto a S. Onofrio, alla Madonna di Loreto, alla Santa Vergine del Carmine, alla Madonna Addolorata, agli Angeli Custodi, ai Santi Agnello, Lucia, Antonio di Padova e Antonio Abate. Poi verrà Santa Teresa d’Avila, S. Alfonso e S. Luigi.
Il culto verso questi Santi si esprime non solo con la S. Messa, ma anche con la predicazione: i cosiddetti Tridui, le Novene, ed infine con le Processioni.
La storia delle devozioni “costanti” ci fa scoprire che a Ponticelli sono state sempre vive e presenti la devozione verso Gesù e quella verso la Madonna della Neve.
Gesù è al centro dell’attenzione religiosa dei ponticellesi, i quali vivono il culto attraverso la devozione al SS. Sacramento e quella al mistero della Croce.
Il popolo di Ponticelli nel 1700 ha onorato la persona di Gesù praticando la Via Crucis, coltivando la devozione verso Gesù morto e quella verso le cinque piaghe.
Il centro della vita religiosa, però, è stato il culto a Gesù Sacramentato. Questo è attestato dall’altare particolare costruito al SS. Sacramento, dalla processione del “Corpus Domini”. Questa processione era solennissima e vedeva perfino impegnata l’Amministrazione Comunale che la sosteneva economicamente. Questa festa veniva anche indicata con l’espressione “festa dei quattro altari”.
A sottolineare la centralità che il popolo dava all’Eucarestia c’era, infine, la pratica dell’esposizione solenne di Gesù Sacramentato che si teneva negli ultimi giorni dei carnevaletti, indicata anche con il termine “quarant’ore”.
L’altra devozione costante dei ponticellesi è quella verso la Madonna invocata col titolo di Madonna della Neve.
Questa devozione è certa, anzi già affermata nel 1500 così come possiamo desumere dalla presenza dell’immagine lignea che è una scultura del XVI sec.
Volendo concludere possiamo affermare che il popolo di Ponticelli ha vissuto la sua fede poggiandola particolarmente sul culto a Gesù Sacramentato e onorando Maria col titolo: Madonna della Neve.
Questa fede è stata trasmessa da padre in figlio fino ad oggi in maniera costante. Possiamo dissentire sul come, certe volte, il popolo ha vissuto la fede, ma non sulla continuità della devozione a Gesù ed a Maria.